Relazione Regolarità edilizia

È stato da pochi giorni siglato un importante protocollo d’intesa per la promozione e diffusione della Relazione di Regolarità Edilizia e conformità catastale (R.R.E.) tra il Consiglio Notarile di Torino e Pinerolo, gli Ordini torinesi delle professioni tecniche e le più rappresentative associazioni di mediatori immobiliari, vale a dire il Collegio dei Geometri, l’Ordine degli Ingegneri, l’Ordine degli Architetti e le Federazioni degli Agenti Immobiliari FIAIP e FIMAA.

Il documento si configura come una risorsa essenziale per chi deve vendere e/o comprare casa: in questo modo, infatti, tutte le parti coinvolte nella compravendita (non solo parte venditrice e parte acquirente, dunque, ma anche l'agente immobiliare e il Notaio) possono avere una chiara conoscenza della situazione catastale ed urbanistica dell’immobile oggetto di trattativa, prevenendo eventuali contenziosi che ancora molto spesso conseguono ad un atto di compravendita, legati a sanzioni amministrative, decadenze fiscali, criticità in sede di rivendita e, non ultimo, contenziosi di natura civilistica.

A cosa serve la Relazione di Regolarità Edilizia?

Non molti ci pensano, soprattutto chi è alle prese con l'acquisto della prima casa e si fa molto spesso sopraffare dall'euforia che questo particolare momento della vita porta con sé, ma in assenza di un approfondito e puntuale controllo l’acquirente rischia che la casa dei suoi sogni si trasformi in un incubo, con irregolarità edilizie e difformità tanto gravi da non poter essere sanabili se non attraverso una procedura lunga, complessa e costosa o addirittura non essere sanabili affatto.

In quest'ultimo caso non resta altro da fare al malcapitato acquirente che ricorrere ai rimedi giudiziali per far valere i vizi dell’immobile con un investimento in termini di tempi e di costi che potrebbe essere difficilmente quantificabile e nemmeno di esito certo.

Non è così raro, purtroppo, che dopo l'acquisto, all'atto di presentare le pratiche edilizie per la ristrutturazione dell'immobile appena acquistato emergano una o più difformità (anche piccole) che comportano inderogabilmente di rimandare i lavori di ristrutturazione per dedicarsi prioritariamente a sanare la situazione attuale. Inutile specificare che in questo modo non solo si allungano i tempi per entrare nella nuova abitazione, ma lievitano anche i costi non previsti e le possibili complicazioni: basti immaginare di aver già dato disdetta da un immobile in affitto e restare con troppo poco tempo a disposizione.

Chi redige la RRE?

È bene ricordare che ad oggi la normativa vigente - contrariamente a quanto si creda - non impone alcun obbligo a carico del Notaio relativamente alla verifica di conformità urbanistica, rinviando alla mera dichiarazione della parte venditrice (che se ne assume la responsabilità) la garanzia di regolarità edilizia, anche dal punto di vista amministrativo. L'esperienza fatta sul campo negli anni, però, dimostra che questo aspetto è sottovalutato dalle parti (venditrice e acquirente) che, al presentarsi di possibili problemi, si affrettano chiaramente a cercare una responsabilità in capo all'agenzia immobiliare che ha curato l'intermediazione o al Notaio rogante.

Grazie al protocollo d'intesa appena siglato, invece, l'obiettivo di Notai e professionisti coinvolti è quello di informare i clienti dell'importanza di far predisporre da un tecnico abilitato una relazione di regolarità edilizia e conformità catastale (R.R.E.) per tutte le transazioni immobiliari e sensibilizzarli sull’importanza della RRE soprattutto al fine di evitare contenziosi e per una maggiore trasparenza della contrattazione.

La Relazione di Regolarità Edilizia e Conformità Catastale, alla luce di quanto visto, è stata dunque ritenuta dai firmatari del protocollo come uno strumento essenziale per acquisire le informazioni in merito alla situazione urbanistico-edilizia e catastale del bene immobile oggetto di compravendita, con la garanzia derivante da rilievi e controlli eseguiti da un tecnico abilitato e che possa, prima ancora della stipula dell'atto, suggerire i rimedi alle irregolarità eventualmente riscontrate.

Anche il nostro Studio Notarile caldeggia di affidarsi ad un tecnico di fiducia per la redazione di tale documento che, nonostante costituisca una spesa forse non prevista, svolge un’importante funzione di garanzia tanto per la parte acquirente (che non rischierà di dover gestire una magari complicata e costosa regolarizzazione di abusi precedenti all'acquisto) che per la parte venditrice (molto spesso finanche ignara dei problemi edilizi del suo immobile).